Le scelte dell’Assessorato seguono un progetto o seguono il vento?
Sarebbe interessante saperlo.
Quando da Corso Regina si parla di potenziamento del territorio, a cosa ci si riferisce esattamente?
La notizia che gli studi dei medici di famiglia possano chiudere nelle mattine dei prefestivi ci lascia stupiti non tanto in sé, ma perché non è inserita in un contesto di riorganizzazione.
E’ completamente scollegata da una visione, da una strategia.
Almeno così ci pare, e chiediamo lumi.
Come possiamo fare affinché MMG e ospedalieri collaborino, perché nessuno sia soffocato da pazienti ma i pazienti riescano a trovare risposte adeguate nel posto adeguato?
Prima di ridimensionare un servizio, se n’è potenziato un altro (la “guardia medica”) con nuove assunzioni e nuove sedi? E quale continuità rispetto alla conoscenza della storia clinica dei pazienti garantisce questa eventuale scelta?
In Liguria, la Giunta Regionale ha stipulato un accordo con i medici di medicina generale che prevede, su base volontaria, l’apertura dello studio del medico nelle giornate di sabato, domenica e festivi al fine di offrire alla popolazione un punto di riferimento sanitario assistenziale, soprattutto in un periodo in cui la circolazione virale Covid e influenzale è elevata, ed evitare così il congestionamento dei Pronto Soccorso con gli accessi impropri.
E in Piemonte?
Forse siamo ingiusti. Forse invece la strategia c’è. E questa guerra tra “poveri”- Pronto Soccorso che esplodono e medici di famiglia con sempre più mutuati e burocrazia – che decisioni di questo tipo rischiano di scatenare, è voluta.
Invece di investire, assumere e riorganizzare, volutamente si abbandona un sistema al suo destino, e chi ne pagherà il prezzo più caro sarà innanzitutto e soprattutto la popolazione.
La Segreteria Regionale