In una lettera all’ assessorato e al DIRMEI del 5 gennaio, Anaao Assomed Piemonte sottolineava i noti limiti dei test antigenici rapidi
In una lettera all’ assessorato e al DIRMEI del 5 gennaio, Anaao Assomed Piemonte sottolineava i ben noti limiti dei test antigenici rapidi e rimarcava a necessità di linee guida e organizzazione comuni regionali per l’utilizzo dei molecolari a tutti i pazienti da ricoverare nei reparti di degenza.
Infine è necessario rimarcare i limiti dei test antigenici. Se i test rapidi antigenici hanno il vantaggio di essere eseguiti e dare risultato in un tempo minore dei test molecolari, tuttavia un paziente dichiarato negativo dal test ha circa il 30% di probabilità di non esserlo veramente (valore predittivo negativo, che varia con la prevalenza della patologia). Pertanto prima di ricoverare in reparti “puliti” i pazienti provenienti dal DEA con test rapido negativo, è necessario, come peraltro consiglia l’Associazione Italiana di Epidemiologia, la conferma con il test molecolare.
Sebbene questa procedura sembri ora applicata uniformemente, dopo settimane in cui pazienti negativi all’antigenico e ricoverati in reparti puliti si sono poi rivelati positivi al molecolare, crediamo sia necessario ribadirla ufficialmente.
Si richiede pertanto di dare con urgenza a tutte le ASL/AO degli indirizzi uniformi di gestione nei DEA/PS, per ridurre al massimo il rischio di contagio tra i pazienti.