Comunicato stampa dei sindacati della dirigenza medica e sanitaria AOU Maggiore della Carità di Novara
A seguito di un recente convegno su sanità e pandemia nella città di Novara abbiamo avuto modo di leggere su “La Stampa” alcune dichiarazioni del Professor Gian Carlo Avanzi, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, che ci hanno stupito e indignato.
Il Rettore ha sottolineato nel suo intervento che l’aumento del numero dei posti nelle scuole di specializzazione favorirà l’ingresso in specialità degli “scarti”, cioè di quei medici che non sono entrati in specialità nei concorsi precedenti. Identificare come “scarto” un collega che non ha superato un test e dire, come il Professore Avanzi ha poi proseguito, che le corsie si riempirebbero di medici che “non sanno nemmeno visitare un paziente” è offensivo della dignità di colleghi laureati e abilitati alla professione medica.
Abbiamo anche appreso che in Piemonte ci sarebbe un eccesso di medici, parole del Direttore regionale della Sanità e Welfare dott. Minola. Anche il Rettore Avanzi è su questa linea affermando che di medici negli ospedali ce n’è a sufficienza. Affermazioni come queste lasciano davvero senza parole, soprattutto se fatte da un amministratore regionale che sa perfettamente che i piani triennali del personale che le aziende piemontesi presentano lasciano puntualmente vuote le posizioni attese. Ben dovrebbe sapere Minola che nelle corsie i medici fanno fatica a usufruire delle ferie e dei riposi. Inoltre a medici specialisti in altre discipline viene imposta una turnazione al DEA dal momento che non ci sono medici specialisti in questa branca: in quasi tutti i DEA del Piemonte per la copertura dei turni da anni si fa ricorso a cooperative che procurano medici che hanno esperienze diverse e non sempre legate all’urgenza e tra questi ci sono medici non specialisti, proprio quelli che il Rettore Avanzi considera degli “scarti” e che operano anche nel Dea che egli stesso dirige.
Sottolineiamo inoltre che al Maggiore di Novara ancora non sono state utilizzate le risorse del Decreto Arcuri, atte ad implementare il numero di posti letto di terapia intensiva, obbiettivo invece perfettamente raggiunto in altri ospedali periferici del nostro quadrante. Le parole dette durante il convegno sembrano dire che andrà tutto bene grazie ai fondi del Pnrr e l’arrivo del nuovo ospedale, ma dagli amministratori pubblici della sanità piemontese e novarese in particolare, vorremmo parole veritiere sullo stato delle cose, vorremmo sentire maggiore vicinanza al personale che in questi anni ha lavorato duramente e che per credere che andrà tutto bene ha bisogno di chiarezza e condivisione delle scelte future.
Le segreterie aziendali
ANAAO/CIMO/AAROI-EMAC/UIL.FPL
Grandi verita’ ma che vengono negate al pubblico. Le prime vittime ignare sono i pazienti che credono di essere gestiti da specialisti in urgenze mediche presentandosi in un pronto soccorso definito HUB; le seconde sono gli specialisti in altre discipline che lottano per non essere obbligati, dalla Direzione e dal prof. Avanzi a fare turni presso il Pronto Soccorso, sapendo di non averne alcuna capacita’. Ma la popolazione non deve sapere.